Il souk della Medina di Tunisi: un’esperienza sensoriale

“Souk el Attarine” è il mercato dei profumi di Tunisi, terra ricchissima di materie prime per gli oli essenziali. Passeggiando in questa zona si viene avvolti dall’aroma di fragranze, essenze ed olii aromatici. Questo souk è sorto nel Duecento per volere degli antichi governatori hafsidi e fu per secoli il luogo dove si commercializzavano profumi, incensi, essenze aromatiche, hennè, candele, cera, ma anche miscele di fiori, erbe e resine. Abbiamo visitato “Senteurs d’Andalousie”, uno dei negozi più antichi del souk e raccomandato dall’associazione del Commercio tunisino scoprendo dei tesori veri e propri.
Il mondo magico ed affascinante dei profumi è centrale nella cultura del mondo arabo come l’ospitalità di questa gente meravigliosa che ci ha accolto con un tè alla menta e pinoli, spiegandoci la tradizionale lavorazione delle essenze floreali con la tecnica del distillatore.

 

“Poetesse. Donne da ricordare” sostiene il nostro Premio

Da pochi giorni si è concluso il termine per l’invio delle opere al Premio e i giurati stanno leggendo i manoscritti. Ma la nostra vocazione al métissage non si ferma e siamo lieti di annunciare la collaborazione con una realtà innovativa: il sito http://www.poetessedonne.it ideato da Alessia Pizzi, filologa ed esperta di letteratura di genere.

Poetesse. Donne da Ricordare nasce proprio come una missione: realizzare questo sito non è stata una scelta, è stata una esigenza della fondatrice dopo i suoi studi in Inghilterra dove ha potuto constatare quanto i gender studies siano avanti rispetto all’Italia quando si tratta di mettere in luce il genio femminile.  Ma questo sito non è dedicato a tutte le donne, bensì ad una nicchia ancora più ristretta e ancora più trascurata: le poetesse. 

La poesia è un genere davvero poco mainstream: basta aprire un profilo a caso di una book blogger su Instagram per capire che è così. Un romanzo ha una sinossi da copiare, può essere sfogliato velocemente e raccontato con altrettanta superficialità senza crisi da foglio bianco. La poesia non ha una trama, e per essere commentata, deve essere necessariamente compresa con spirito critico. E questo non è da tutti.

Gli Amici dei Musei e dei Beni Culturali del Sannio

 – Nulla in Italia è più antico di Benevento, che secondo le leggende locali fu fondata o da Diomede o da Ausone, un figlio di Ulisse e Circe  (Edward Hutton)

Gli Amici dei Musei e dei Beni culturali del Sannio sono partner storici del Premio e anche quest’anno hanno concesso il loro patrocinio. Siamo onorati di collaborare con realtà che rispecchiano in pieno l’intento della nostra operazione culturale che non si esaurisce nella giornata della premiazione ma ha come scopo la nascita di relazioni tra il passato e il presente, attraverso suggestioni sensoriali e artistiche.

 

Scrittura collettiva al buio 12 maggio 2018

 Scrittura al buio collettiva
(cadavre exquis)

(versi istantanei dei presenti su suggestione della performance di body paint)

Se il cielo fosse pelle
potrebbe sentire le ali delle coscienze

vorrei tornare bambina
ai colori che ti coprirono

nodi odori su pallida pelle bianca

pura femminilità

la tua pelle profumata esplode di colori

ombra di luce si colora d’immenso
i suoni del mondo accarezzano l’anima
non esiste più il tempo, la Grande Madre sorride

il mio corpo si specchia nella mia anima
ho sentito il profumo dei colori e dipinto i colori di profumo

interessante…

essenze di donna prima celata poi rivelata

dall’abbraccio di colori e sensazioni della natura

eburneo candore dalle fiorite vesti

bocca di Venere di mare nata, a te sorride Pan.

 

Il profumo nella poesia

Nascondimi come il tronco fa con la resina, e che io ti profumi nell’ombra, come la goccia della gomma, e che ti addolcisca con lei, e gli altri non sappiano da dove viene la tua dolcezza.
Gabriela Mistral

La letteratura è piena di aromi.
Walt Whitman

 

Corrispondenze
Baudelaire, da Les Fleurs Du Mal, 1857

La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che sono vivi,
una foresta di simboli che l’uomo
attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.

Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un’unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.

Profumi freschi come la pelle d’un bambino
vellutati come l’oboe e verdi come i prati,altri d’una corrotta, trionfante ricchezza

che tende a propagarsi senza fine- così
l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.